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Nel 1909 il sistema dei due campionati "federale" (aperto agli stranieri) e "italiano" (aperto solo ai calciatori italiani) venne riproposto, e la Juventus partecipò a entrambi i campionati. Al campionato "federale", o "Coppa Zaccaria Oberti", iniziato a gennaio, fu eliminata al primo turno delle eliminatorie piemontesi dal Torino, a sua volta eliminato nel turno successivo dalla Pro Vercelli alla fine vincitrice del torneo.La Stampa, commentando l'eliminazione, affermò: «E la Juventus godrà di un certo riposo, che le auguriamo foriero di miglioramento di stile di gioco, e preludio necessario ad assicurarsi l'altro campionato, quello più ambito ancora: il Campionato italiano!».
Il campionato "italiano" (o "Coppa Romolo Buni") iniziò invece a marzo e fu trionfale per la Juventus che, superate le eliminatorie piemontesi grazie ai forfait di Torino e Pro Vercelli, sconfisse dapprima la Doria nella semifinale ligure-piemontese e poi, in finale, la USM (1-1 in casa, 2-1 in trasferta), vincitore della semifinale lombardo-veneta (dove aveva sconfitto il Vicenza con un complessivo 10-1, 2-1 all'andata e 8-0 al ritorno), aggiudicandosi così la Coppa Romolo Buni e il Campionato italiano di Prima Categoria, chiudendosi in tal modo il ciclo dei giocatori-pionieri come Umberto Malvano e Domenico Donna.
La FIF, tuttavia, legittimò a posteriori come titolo di "Campione d'Italia" il trofeo federale vinto dalla Pro Vercelli e disconobbe quello italiano ottenuto dai bianconeri, a causa dell'attività di boicottaggio dei club contrari alla divisione del campionato: destino esattamente opposto a quello dei tornei del 1908.
Divise
A seguito di una modifica del regolamento del gioco del calcio, da questa stagione divenne obbligatorio per il portiere indossare una divisa diversa da quella dei giocatori di movimento.
^Secondo La Stampa, Bianchi segnò « negli ultimi cinque minuti della ripresa »; cfr. I Campionati italiani a Torino., in La Stampa, 26 aprile 1909, p. 5. URL consultato il 25 aprile 2021. Il Corriere della Sera precisa che la marcatura fu siglata « due minuti prima della fine del match »; cfr. Una serie di matches a Torino, in Corriere della Sera, 26 aprile 1909, p. 4.
^Risultato a tavolino per rinuncia della Pro Vercelli: «I Campionati italiani di quest'anno, se pur volgono relativamente a bene perché con lodevole fretta verranno in breve sbrigati, dal lato sportivo rappresentano invece una specie di... liquidazione volontaria per gli inaspettati e numerosi forfaits dichiaratisi alla vigilia delle eliminatorie regionali. In Piemonte abbiamo avuto difatti: il F. C. Torino La Pro Vercelli, che ormai troppo carica di allori e con tre o quattro elementi di prima squadra sotto le armi, ha giustamente ceduto il campo alla sua seconda squadra, che pur promette assai bene»; cfr. I Campionati Italiani., in La Stampa Sportiva, 9 maggio 1909, p. 8. URL consultato il 2 maggio 2021. Già ne La Stampa del 26 aprile 1909 si asseriva che, con la vittoria sul Piemonte, « il «F. C. Juventus» entra nel primo girone, come vincitore delle eliminatorie torinesi, contro la «Pro Vercelli» la quale, però, a quanto dicesi, pare intenda ritrarsi dall'agone dei campionati italiani di 1.a categoria»; cfr. I Campionati italiani a Torino., in La Stampa, 26 aprile 1909, p. 5. URL consultato il 2 maggio 2021.
^Secondo il Corriere della Sera, Armano segnò la rete decisiva « al 7 minuto del primo tempo supplementare Alle 19.35 tutto era definito con sollievo di tutti»; cfr. Le giornate campali dell'Est e dell'Ovest nei campionati italiani, in Corriere della Sera, 24 maggio 1909, p. 5.
^Secondo il Corriere della Sera, Pizzi avrebbe pareggiato al 39'; cfr. Il campionato italiano 1909 vinto dalla «Juventus» di Torino, in Corriere della Sera, 7 giugno 1909, p. 2.