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La carriera di Carlson si interruppe nel 1943, quando l'attore decise di arruolarsi e rimase impegnato al fronte per circa tre anni. Al ritorno a Hollywood, apparve in due noir a basso costo, The Amazing Mr. X (1948) e Behind Locked Doors (1948), quest'ultimo diretto da Budd Boetticher. Carlson ebbe difficoltà a ricostruire la propria carriera e, tranne alcune partecipazioni a pellicole quali Le miniere di re Salomone (1950), accanto a Stewart Granger e Deborah Kerr, dovette attendere l'affermazione di un genere cinematografico nato nella prima metà degli anni cinquanta, ovvero l'horror fantascientifico. L'attore ottenne infatti il ruolo di protagonista nei film Destinazione Terra (1953) e Il mostro della laguna nera (1954), entrambi diretti da Jack Arnold, e divenuti due classici della fantascienza. Il successo delle pellicole coincise con la decisione di passare dietro la macchina da presa. Nel 1954 l'attore diresse un altro fanta-horror, Esploratori dell'infinito, di cui fu anche interprete, e il western I desperados della frontiera.
Dalla seconda metà degli anni cinquanta, Carlson si affermò anche sul piccolo schermo, partecipando sia come attore che come regista a diverse serie televisive, quali Mackenzie's Raiders, in cui interpretò il ruolo del colonnello Ranald S. MacKenzie in 39 episodi girati tra il 1958 e il 1959, Carovane verso il West (1963-1964), Il fuggiasco (1964), Il virginiano (1964-1965), Gli uomini della prateria (1965), Perry Mason (1964-1966), e Bonanza (1968).
La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 1969 nel film Change of Habit, accanto a Elvis Presley e Mary Tyler Moore, mentre l'ultimo impegno televisivo dell'attore fu la partecipazione a due episodi della serie poliziesca Cannon (1972-1973).
Richard Carlson morì il 21 novembre 1977, all'età di 65 anni, per un'emorragia cerebrale nella sua residenza californiana di Encino. È sepolto al Los Angeles National Cemetery, accanto alla moglie Mona, morta nel 1990.